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Musicopedagogia®: metodo per lo sviluppo, l’equilibrio e l’armonia

A cura della Prof.ssa Marta Mani un approfondimento sulla Musicopedagogia®, metodo insostituibile e punto di riferimento e di orientamento per un’azione pedagogica in aiuto alla persona.

 

Essenza e principi

 

L’essenza primaria del metodo Musicopedagogia®, metodo della Pedagogia Clinica, si rintraccia nel valore dell’interazione che l’uomo ha da sempre creato con l’ambiente e da cui ne ha tratto un patrimonio inesauribile di conoscenza che si è evoluto e perfezionato, dando origine a esperienze in cui ogni fatto o evento sonoro ha permesso risposte sensoriali, percettive, cognitive, relazionali e affettive. Dall’imitazione dei versi degli animali è nato il canto, dai ritmi dei fenomeni naturali, da quelli dell’esecuzione dei lavori si sono strutturate forme espressive e comunicative, i suoni prodotti dall’uomo stesso, il battito cardiaco con la sua struttura di ritmi binari, la respirazione, il camminare e il correre, la sua voce e ogni essenza archetipica fanno parte del patrimonio universale sui cui l’uomo si sintonizza e si organizza per la ricerca dell’armonia e del piacere.
I principi su si basa il metodo si appellano ad un valore educativo universale che risale ad una storia lontana nei secoli. Nelle antiche civiltà alla musica veniva attribuito un potere perfino guaritore, nel mondo classico i poemi omerici sono pieni di implicazioni musicali in cui la melodia placa gli dei, cura la tristezza e la depressione, infonde coraggio, medica i corpi, allevia la durezza della solitudine e dell’attesa, e nel percorso storico poi, ha sempre avuto un ampio riconoscimento proprio perché capace di generare particolari influssi positivi sull’uomo. Se ciò è sempre stato, sia che fosse ritmo, canto o suono significa che è un’esperienza che genera piacere e di cui l’uomo non ne può fare a meno, è connaturata. In Pedagogia Clinica, scienza rivolta alla globalità, non poteva mancare l’occasione di suscitare quell’universo di suoni che prende corpo e consistenza, matura, si lega e si fonde con altre esperienze per diventare parte integrante della nostra identità accompagnando la nostra esperienza di vita.

 

Corpo strumento sonoro

 

L’individuo vive i suoni fin dal momento della sua genesi mentre si trova immerso nel liquido amniotico, suoni prodotti dalle pulsazioni del ritmo cardiaco, dalle vibrazioni delle pareti uterine, dai rumori intestinali ed altri generati da esso stesso in ogni occasione di movimento fino a quelli che gli giungono durante l’esperienza della nascita, momenti attraverso i quali inizia un processo interattivo di produzione e ricezione sonora.
Il suono è prodotto dalle vibrazioni dei corpi trasmesse per risonanza alle particella d’aria circostanti che consentono di far vibrare la membrana dell’orecchio e suscitare la capacità tele recettiva dei centri acustici, ma sappiamo anche che non “ascoltiamo” solamente per mezzo dell’orecchio, bensì “sentiamo” attraverso l’epidermide che trasferisce alle vie ricettive gli stimoli che informano e che saranno registrati. Sono suoni che trovano conferme nell’esperienza quotidiana che accompagna l’uomo per tutta la vita, e nei vissuti sonori da cui si scopre la continuità tra suono e musica come fattori di emozione, di interesse, di relazione, di memoria e si concretizza una conoscenza di se stessi e della propria condizione di corpi in risonanza.
Il nostro corpo è per eccellenza il primo strumento che riceve e che produce. Dal suono percepito al suono prodotto, un percorso improntato sulle occasioni stimolo originate dagli strumenti afferenti la nostra corporeità capaci di organizzarsi in una orchestralità che testimonia timbri e suoni strumentali e corali fra cui picchiettare, battere, strusciare, digrignare schioccare, soffiare, fischiare… Il corpo umano è lo strumento musicale più completo e tutti gli strumenti musicali propriamente detti sono un prolunga­mento di esso. Prima di adoperare oggetti e materiali l’uomo adoperò il suo corpo e la sua voce.

 

Ritmo e voce

 

Il ritmo è l’elemento motore, fisiologico, sensoriale della vita musicale quello che dà energia, impulso, movimento a tutto il linguaggio musicale ed è collegato alla vita fisiologica e alle energie che circolano nel corpo dell’uomo. Esso è connaturato con l’uomo le cui manifestazioni si rintracciano nel ritmo cardiaco, nella frequenza respiratoria, nella associazione e dissociazione dei movimenti, nei ritmi fisiologici o circadiani. Sono stimoli sincronizzatori che consentono il mantenimento di un equilibrio. Ritmi, accenti e pause si leggono nella natura e nell’ambiente come i moti delle onde del mare, del battito delle ali, i richiami degli animali, il passo e l’andatura cadenzata, il crescere dell’erba e lo sbocciare di un fiore, ecc.
La voce è il più antico strumento musicale dell’uomo, suono che si emette nel vocalizzare, parlare o cantare e che offre diverse musicalità ed espressione di sentimenti. Un bambino si addormenta al ritmo di una ninna nanna cantata da una voce conosciuta e rassicurante, quella voce che si distingue come caratteristica unica e irripetibile per ciascun essere umano. Per ottenere una giusta emissione della voce è indispensabile una buona respirazione con movimenti respiratori e fonatori che devono essere coordinati investendo le corde vocali perfettamente tese e aderenti da non lasciar passare aria da eventuali spazi e l’insieme degli organi risonatori è determinante per il timbro della voce: labbra, lingua, cavità boccale, cavità nasali e faringe ne stabiliscono le differenze. È così che anche il parlare, controllando le intonazioni delle note, la qualità timbrica e le variazioni di intensità può offrire modulazioni sonore e timbriche capaci di lasciare tracce emozionali.

 

In pratica

 

Le esperienze propedeutiche in Musicopedagogia® sono richieste per sviluppare, potenziare e perfezionare abilità nella sonorizzazione di sé, di oggetti, nel discernimento e nella discriminazione delle differenze sonore, ritmiche, tonematiche e melodiche, capaci di affinare nell’individuo abilità organizzative che permettono di sviluppare una funzionalità sempre più complessa per arricchire una disponibilità a distribuire il proprio corpo sintonizzandolo sulle diverse stimolazioni ricevute, fino a dimostrare di sapersi coniugare ai ritmi, produrre rumori e suoni vocalici e muoversi con una coreografia conseguente. Il soggetto dovrà manifestare ogni sincronia simpatetica con i propri ritmi, i ritmi dell’ambiente ed i ritmi che gli giungono da una sollecitazione in ascolto, dovrà saper associare ritmo e tempo ad ogni proprio moto e gestualità figurativa in campo vuoto, a cui si aggiunge la capacità mimico-espressiva dei sentimenti con effetti di risonanza in particolare della voce e delle sue coloriture, una voce che nel gruppo può divenire coro, agevolare la coordinazione motoria, l’espressione diretta delle emozioni con e senza la mediazione del linguaggio parlato, promuovere il contatto sociale attraverso l’acquisizione di movimenti corporei più liberi e armoniosi e sviluppare il senso del ritmo sempre più in sintonia con i molteplici ritmi dell’ambiente circostante. La Musicopedagogia® è un percorso metodologico della Pedagogia Clinica, itinerante tra suono, corporeità e movimento, forme espressive e ritmico-musicali che consentono di raggiungere obiettivi didattici disciplinari e interdisciplinari, e soprattutto obiettivi educativi rivolti alla crescita globale e armonica della persona fornendole la possibilità di approfondire la conoscenza di sé e dell’altro, riconciliarsi nel mondo in un clima di partecipazione attiva nelle intese.

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