Articoli, Formazione, Metodi e Strumenti

La Fiaba: valore educativo e psicologico per lo sviluppo della persona

La fiaba è uno strumento molto versatile che può essere utilizzato in ambito educativo così come all’ interno di un percorso psicologico-clinico. In questo articolo andremo ad approfondire che cosa è la fiaba, in che modo può essere inteso come strumento educativo e quale il suo potere in ambito psicologico.

 

Che cosa è la fiaba

 

Ancora oggi, pure fra i professionisti del settore, c’è un po’ di confusione fra fiaba e favola. Generalmente per favola si intende una storia inventata, che ha di solito come protagonisti animali umanizzati, finalizzata a veicolare un messaggio sociale o un principio morale.
La Fiaba è una storia, solitamente ambientata in luoghi fantastici e con paesaggi immaginari, che narra di come il protagonista riesce ad ottenere successo in una impresa. In questo senso il protagonista, a partire da una situazione di svantaggio o, al limite, di quiete, si dà un obiettivo e riesce a portare a termine una impresa straordinaria superando ostacoli e difficoltà.
La Fiaba – e per certi versi pure la favola – nasce con il bisogno dell’uomo di costruire, narrare e ascoltare storie. Prima ancora dei libri e delle raccolte, il genitore nello stare in relazione con il proprio figlio inventa racconti e li condivide. Di per sé, dunque, la fiaba non costituisce uno strumento “di lavoro”, ma un modo di stare in relazione. Quando viene usata “fuori” dalla famiglia, in contesti formali, assume a seconda degli obiettivi valenze e poteri educativi e/o terapeutici.

 

La fiaba come strumento educativo

 

In ogni intervento che abbia una finalità vagamente educativa la fiaba può essere un prezioso alleato. Essa soddisfa il naturale desiderio di sentirsi narrare gli eventi che si sviluppa intorno ai due anni di età re si evolve, verso i sei, con la lettura autonoma. Il bambino, alternando i piani della realtà e della fantasia, attiva il pensiero razionale e il pensiero fantastico in una oscillazione preziosa per lo sviluppo cognitivo. Oltre a ciò attraverso la fiaba il bambino apprende nuovi vocaboli e nuovi elementi linguistici (forme verbali, modalità narrative sempre più complesse ecc.) e comprende elementi di socialità e di regolazione emotiva; capisce quali sono le modalità relazionali più accettate e quelle considerate solitamente in modo negativo.
Seguire una fiaba, raccontata da un altro, è un modo per riconoscere le emozioni del protagonista e i propri stati interni, premessa indispensabile per regolarli.

 

La fiaba come strumento psicologico

 

La fiaba con i suoi contenuti simbolici può essere usata in ambito psicologico clinico per far emergere vissuti ed emozioni altrimenti difficilmente avvicinabili. Permette, infatti, al bambino di toccare emozioni e stati d’animo per poterli simbolizzare, vivere e condividere allo scopo di maneggiarli, modificarli, modellarli e prenderne coscienza.
La fiaba, raccontata o co-costruita – all’interno di una relazione psicologica rilevante – è premessa per la messa in atto degli schemi relazionali impliciti che consente l’opportunità di modificare profondamente il modo che il bambino ha di vedere il modo di stare con se stesso e con gli altri.

 

Ti è piaciuto l’articolo? Ti interessa approfondire questa e altre specifiche forme di linguaggio espressivo indirizzati alla crescita e allo sviluppo della persona? Iscriviti al corso L’intervento clinico attraverso il disegno e il gioco 2023!

 

 

 

Articoli correlati