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Metodo Orlic e Psicomotricità Funzionale: un felice riadattamento

Il Metodo Orlic è un metodo di educazione gestuale originariamente sperimentato e formulato da Marie Louise Orlic. Di seguito presentiamo aspetti e vantaggi di un’importante rilettura in chiave Psicomotorio Funzionale.

 

Il Metodo Orlic

Il Metodo Orlic o di Educazione Gestuale è stato ideato, sperimentato e ottimizzato da Marie Louise Orlic, la quale lo aveva pensato inizialmente per tutte le persone inibite, impacciate e ostacolate, anche a causa di disturbi mentali gravi. Il metodo si prefissava fin dalle sue origini e mantiene ancora oggi lo stesso scopo di aiutare la persona nella conquista di una maggiore capacità organizzativa e una diversa apertura agli altri. Il metodo Orlic è costituito da una serie di attività ed esperienze, originariamente “esercizi”, utili a favorire un processo organizzativo-motorio sempre più complesso.

 

 

Il metodo Orlic e la Psicomotricità Funzionale

 

Il metodo Orlic è un metodo di educazione gestuale. “Rivederlo” in Psicomotricità Funzionale significa adattarlo sia in termini teorici che applicativi. Infatti una rilettura in chiave Psicomotorio Funzionale, pur ma mantenendo alcuni aspetti della tecnica propria del metodo ne rifiuta e rielabora altri.
La tecnica infatti proposta dalla Orlic viene descritta con una terminologia arcaica e obsoleta e presenta una suddivisione in tappe, già contestata da altri tipi di professionisti che hanno integrato il metodo nel loro fare professionale. Detto questo però l’intuizione è geniale: qualsiasi difficoltà psicologica, emotiva, affettiva, relazionale, comportamentale ecc. si esprime anche attraverso manifestazioni corporee, per questo occorre dare o ridare al corpo il suo pieno valore esistenziale.
Un altro limite del metodo originale che certamente non può essere assimilato alla pratica psicomotorio funzionale è la rigida sequenzialità ovvero l’esistenza di una sorta di protocollo. Oltre a ciò, per quanto certamente studiabile, il concetto di identificazione della persona con l’operatore, assimilabile al concetto di transfert, e il conseguente uso che di questa identificazione se ne può fare, non fa parte dei principi della Psicomotricità Funzionale che è e rimane scienza e metodologia dal carattere educativo e non certo riabilitativo.
Quattro sono le chiavi di lettura per assimilare il metodo Orlic all’interno della Psicomotricità Funzionale:

  • Per prima cosa occorre che il metodo e la tecnica debbano essere proposte e usate solo a seguito di una attenta analisi funzionale.
  • Oltre a ciò utilizzando il metodo Orlic è bene tenere l’attenzione rivolta alla condotta e non al comportamento.
  • In terzo luogo non possono mancare i riferimento ai quadri neurologico e funzionale, cardine della metodologia psicomotorio funzionale.
  • Infine occorre garantire l’aggiustamento della tecnica alla persona.

 

 

Il valore e la riscoperta del metodo Orlic

 

Il metodo Orlic è stato riscoperto negli ultimi anni. Si tratta di un metodo molto interessante che tante professioni e tanti specialisti hanno voluto e saputo assimilare all’interno dei loro confini professionali. Questo rifiorire del metodo ha fatto sì che preso così com’è o con adattamenti più o meno efficaci molti autori abbiamo portato contributi interessanti alla sua applicazione ed evidenze della sua efficacia. L’interesse che la Psicomotricità Funzionale ha avuto per il metodo però non è nuova. Basti pensare che già Le Boulch aveva fatto propri alcuni principi del metodo e assimilato elementi della tecnica, studiano e apprezzando l’opera a lui contemporanea di Marie Louise Orlic.

 

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